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“Liberaci dal drago”: l’Arcivescovo ai piedi dell’Arcangelo

Nel pomeriggio del 25 marzo, giorno in cui la Chiesa festeggia l’Annunciazione alla Vergine Maria, Mons. Franco Moscone è salito penitente al Monte dell’Arcangelo.

Il Pastore della Diocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo ha desiderato celebrare i Divini Misteri nella Sacra Grotta per impetrare, per la mediazione del Suo Angelo fedele, la benevolenza di Dio in questo tempo, drammatico e doloroso, caratterizzato dall’epidemia del Covid19: «Siamo nel cuore di uno dei santuari più antichi della nostra tradizione cristiana, una grotta dove nei millenni sono saliti tantissimi a chiedere con fede l’intervento di Dio attraverso San Michele: questa sera siamo saliti noi, a nome di tutte le nostre comunità e di tutta l’umanità credente, per farci mediatori presso l’Arcangelo e chiedere, con un cuore unico e un’anima sola, la liberazione da questo flagello improvviso e inatteso».

Nella sua omelia, l’Arcivescovo ha anzitutto sottolineato l’importanza della preghiera: «Essa deriva dal latino “prece” ed ha la stessa etimologia della parola “precario”: questa situazione drammatica dimostra la nostra precarietà e la nostra miseria e per questo, come credenti in Dio a cui nulla è impossibile, dobbiamo farci persone di preghiera e di intercessione».

Il pensiero del presule è andato, poi, a quanti «stanno lottando e lavorando professionalmente per liberare le persone colpite da questo male, ricoverate in ospedale»: il loro impegno li associa ai «tanti angeli che combattono per liberare il mondo dal male» e che fanno parte «della grande schiera dell’esercito di San Michele nella lotta contro il “drago”, che oggi è chiamato coronavirus». Per questo, il Principe Celeste «doni l’elmo della fede, per resistere; la corazza della carità, che spinge a farsi vicino a chi ha bisogno, anche rischiando la propria vita; i calzari della speranza, per attraversare questo momento, nella certezza che il Signore donerà la luce e la vita».

Un riferimento è stato riservato anche all’Arcangelo Gabriele: «Egli, che portò il messaggio di annuncio a Maria, aiuti ognuno di noi, la Chiesa, l’umanità, una volta terminato questo momento di estrema prova e sofferenza, a non dimenticare, a non perdere la memoria, e a far tesoro di questa esperienza per mettersi in condizione di costruire una storia di libertà e responsabilità».

A conclusione della celebrazione eucaristica, circondato dai confratelli sacerdoti di Monte Sant’Angelo, Mons. Moscone ha proclamato la supplica che ha composto e rivolto all’Arcangelo Michele, quale fidente e insistente richiesta di aiuto e intervento a favore del suo popolo.

Comment(1)

  1. REPLY
    cinzia says

    Arcangelo Santo grazie con amore dal mio cuore grazie

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